V.O.G. - 45
vini per meglio comprendere la Francia
II° modulo:
Jura e Savoia – Alsazia - di Andrea Varischi
Jura e Savoia.
Queste zone si trovano nella parte centrale della Francia.
La Jura è celebre per Les Vins de Paille, vini dolci e passiti, e per i Vins
Jaunes, prodotti con uva Savagnin; vini affinati per anni con un
procedimento simile allo Sherry. L'uva bianca prevalentemente coltivata nella
Jura è appunto il Savagnin, mentre le uve rosse sono il Poulsard e il
Trousseau, lo Chardonnay e il Pinot Noir. Nella Savoia si producono vini
bianchi, rosati e rossi. Le uve bianche principalmente coltivate sono
l'Altesse, Chasselas e Jacquère, mentre il Mondeuse è la principale uva rossa.
Alsazia.
Questa regione, che si trova nella parte nord-orientale
della Francia, al confine con la Germania, produce principalmente vini bianchi
di cui il più rappresentativo e celebre è senz'altro quello prodotto con uve
Gewürztraminer. L'Alsazia costituisce di fatto un'eccezione all'interno del
sistema di qualità Francese perché è l'unica zona dove per motivi tradizionali
è consentita l'indicazione in etichetta del nome dell'uva con cui si producono
i vini. L’eccezione è rappresentata dall’Edelzwicker, un vino prodotto
con l'assemblaggio di più uve i cui nomi non vengono segnalati. Le uve bianche
principali utilizzate nell'Alsazia sono il Riesling, il Gewürztraminer, il
Pinot Grigio e il Moscato bianco e sono le uniche uve che possono essere
utilizzate per l'AOC Alsace Grand Cru. Le altre uve bianche coltivate
nella zona sono il Silvaner e il Pinot Bianco. Le principali uve rosse
dell'Alsazia sono il Pinot Nero e il Gamay. La produzione di vini rossi e
rosati è scarsa, circa l'otto percento della produzione totale. La zona produce
anche degli eccellenti vini prodotti da vendemmie tardive (Vendanges
Tardives) e i celebri Sélection de Grains Nobles, vini dolci,
complessi, concentrati e aromatici prodotti da rigorose selezioni di uve,
spesso raccolte acino per acino, attaccate dalla muffa nobile (Botrytis
Cinerea). Un prodotto piuttosto noto dell'Alsazia è il Crémant
d'Alsace, un vino spumante prodotto con il metodo classico della
rifermentazione in bottiglia.
I vini della serata.
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1°
vino in degustazione: AOC Cotes de Jura – Les Chalasses Marnes Bleues – Jean
Francois Ganevat 2008 – tit. alc. vol. 12% (costo indicativo in enoteca 45.00
€).
Il Domaine di Jean-François Ganevat si trova nel piccolo
villaggio del Jura di La Combe dal 1650. Jean-Francois ha lavorato con il padre
nella tenuta di famiglia nel periodo 1982-1989 prima di andare a Beaune per
studiare le tecniche di vinificazione. Dopo aver acquisito le qualifiche
necessarie rimase in Borgogna alle dipendenze di del Domaine di Jean-Marc Morey
in Chassagne-Montrachet. Rientrò in in famiglia nel 1998.
I terreni di Ganevat ammontano a 8,5 ettari; sono coltivati in regime biodinamico e hanno recentemente guadagnato la certificazione Demeter. Jean-François produce fino a 40 diverse cuvée in un anno e sa essere molto meticoloso in vigna e in cantina. Quindi, cosa aspettarsi dai bianchi da uve Savagnin di Ganevat? Elevazione in barrique, grande intensità, presenza al palato, acidità minerale. L’apripista della degustazione si presenta in una veste dorata splendida con riflessi verdolini e lucentezza propria. All’olfatto inizialmente appare imballato; questa tipologia di vino trae grande beneficio dalla decantazione. Dopo un’accurata ossigenazione emergono ricchi aromi fruttati, sentori dolci ma anche freschi ed eleganti, con un’idea raffinata di ossidazione. Grandissima personalità in fase gustativa, con bevibilità in evidenza grazie alle parti dure che sostengono un equilibrio ancora in definizione per via dell’età ancora giovane del campione, che in prospettiva regalerà emozioni a non finire.
I terreni di Ganevat ammontano a 8,5 ettari; sono coltivati in regime biodinamico e hanno recentemente guadagnato la certificazione Demeter. Jean-François produce fino a 40 diverse cuvée in un anno e sa essere molto meticoloso in vigna e in cantina. Quindi, cosa aspettarsi dai bianchi da uve Savagnin di Ganevat? Elevazione in barrique, grande intensità, presenza al palato, acidità minerale. L’apripista della degustazione si presenta in una veste dorata splendida con riflessi verdolini e lucentezza propria. All’olfatto inizialmente appare imballato; questa tipologia di vino trae grande beneficio dalla decantazione. Dopo un’accurata ossigenazione emergono ricchi aromi fruttati, sentori dolci ma anche freschi ed eleganti, con un’idea raffinata di ossidazione. Grandissima personalità in fase gustativa, con bevibilità in evidenza grazie alle parti dure che sostengono un equilibrio ancora in definizione per via dell’età ancora giovane del campione, che in prospettiva regalerà emozioni a non finire.
Punteggio in batteria: 90.
2°
vino in degustazione: AOC Cotes de Jura – Cuvee Julien – Jean Francois Ganevant
2009 – tit. alc. vol. 12% (costo indicativo in enoteca 45.00 €).
I migliori vini rossi del Jura sono
vini onesti che offrono grande piacere di beva e coerenza con il terroir di provenienza, situato tra la
Borgogna e la Svizzera, con un clima decisamente fresco. In vigna Jean-Francois
ed il suo staff intervengono meticolosamente
su ogni singolo acino che spunta fuori dai grappoli diradandolo, per meglio
concentrare le sostanze. Jean-François vinifica i suoi Pinot Noir con una prima
fermentazione in vecchi tini di legno, utilizzando lieviti naturali, senza aggiunta di solfiti e senza essere
filtrati. La Cuvée Julien prende il nome dal nonno di Jean-François, e la vigna
da cui proviene è piantata in parte nel 1951 ed in parte nel 1977. L’annata
2009 è una vendemmia ottima per la zona. Il secondo campione si presenta con una colorazione che denota la tipologia di lavorazione a cui è sottoposto il vino, con una veste opalina. All’olfatto si presenta altalenante tra suggestioni fruttate e minerali con accenni foxy e sentori meno eleganti.
All’assaggio si assesta su buoni livelli evidenziando una verve acido sapida che si esprime attraverso una bellissima beva.
2009 è una vendemmia ottima per la zona. Il secondo campione si presenta con una colorazione che denota la tipologia di lavorazione a cui è sottoposto il vino, con una veste opalina. All’olfatto si presenta altalenante tra suggestioni fruttate e minerali con accenni foxy e sentori meno eleganti.
All’assaggio si assesta su buoni livelli evidenziando una verve acido sapida che si esprime attraverso una bellissima beva.
Punteggio in batteria: 80.
3°
vino in degustazione: AOC Alsace Grand Crù Sommerberg – Riesling “JV”- Albert Boxler 2008 – tit. alc. vol.
13.5% (costo indicativo in enoteca 40.00
€).
Il
Domaine Albert Boxler è situato in una vecchia casa di proprietà della famiglia
da tempo immemore; si trova nel villaggio dell'Alsazia di Neidermorschwihr. Il
Domaine è attualmente gestito da Jean Boxler, nipote di Albert e vanta una
reputazione come produttore di alcuni dei migliori vini delle regioni. La
proprietà annovera 13 ha di vigneti con classificazione in ben due Grand Crù. I
versanti rivolti a sud raggiungono i 48° di pendenza ed un’altitudine di 400 m.
Le vigne raggiungono i 30 anni di età e il 90% della produzione è dedicata al
Riesling. Il terzo campione potrebbe rappresentare l'esempio perfetto di
Riesling alsaziano dallo stile moderno.
Alla vista si presenta integro e brillante . Tratti caratteristici emergono
molto definiti nella fase olfattiva con profumi inebrianti e deliziosi di
agrumi, in particolare il pompelmo, toni minerali e erbe aromatiche. In fase gustativa
evidenzia concentrazione, acidità e mineralità da manuale, ritorni fruttati e
personalità da vendere.
Punteggio in
batteria: 87.
4°
vino in degustazione: AOC Alsace Vendage
Tardive – Riesling - Lucien Albrecht 2007 – tit. alc. vol. 13%
(costo indicativo in enoteca 45.00 € - 0.375 ml.)
5° vino in degustazione: AOC Alsace Selection de
Grains Nobles – Gewurztraminer - Lucien
Albrecht 2001 – tit. alc. vol. 13,5 %
(costo indicativo in enoteca 80.00 € - 0.375 ml.)
Maison Albrecht è una famiglia che gestisce la cantina
storica fondata nel 1425; ora sono alla
nona generazione di viticultori. La tenuta comprende alcuni dei più prestigiosi
terroir in Alsazia e i vigneti di Lucien Albrecht sono meticolosamente curati.
Vige un regime di agricoltura biologica. La filosofia è quella di cercare di
produrre vini artigianali che rappresentano i vigneti, la denominazione e lo
stile di famiglia. Per quanto concerne il quarto campione, le uve di Riesling
che compongo questa cuvée vengono raccolte tra novembre e dicembre, dopo il
completamento della vendemmia regolare. I grappoli sono accuratamente
selezionati e raccolti a mano. A causa della estrema ricchezza del vino, la
fermentazione dura diversi mesi. La surmaturazione delle uve con la loro
naturale concentrazione di zuccheri e sali minerali dovrebbe regalare vini
ricchi, definiti e complessi. Purtroppo il campione in esame non ci concede
emozioni, con scarsi profumi e sentori metallici al palato.
Punteggio in batteria: n.d.
Anche per l’ultimo campione le uve, in questo caso di
Gewurztraminer , vengono raccolte tra novembre e dicembre. I vini sono ottenuti
da un'attenta selezione dei grappoli che sono colpiti dalla muffa nobile
(Botrytis). Gli acini sono accuratamente selezionati e raccolti a mano, uno per
uno. Questo obbliga a diversi passaggi nel vigneto, per poter cogliere le uve
al momento opportuno. Il vino si presenta con un colore oro brillante
impressionante, con aromi speziati e note di frutta esotica e frutta secca, intensi
ed eleganti. L’impalcatura gustativa è gigantesca e spicca per concentrazione,
forza, equilibrio e bevibilità. Ricchezza e complessità ci regalano un finale
interminabile, che potrebbe regalare nuove emozioni con ulteriore affinamento.
Punteggio in batteria: 94.
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